Nel maggio 2018 lo Yacht Club Italiano ha istituito YCI HERITAGE, un registro delle barche che hanno fatto la storia dello yachting. Molte, infatti, sono quelle che hanno segnato la storia della vela con il guidone dello Yacht Club Italiano a riva.
Progettisti famosi hanno affrontato il difficile compito di disegnare scafi innovativi nell’ambito di regolamenti di stazza che offrivano spunti per uscire dagli schemi, ma anche slanci e sistemi di propulsione, in antitesi ai dettami dalle consuetudini dell’ingegneria navale. E tanti sono stati gli armatori rimasti affascinati dalle sfide intellettuali che i progettisti offrivano loro per essere vincenti o semplicemente per distinguersi. Ma non solo.
La leggerezza delle linee, l’eleganza delle forme, l’equilibrio dei piani velici o delle sovrastrutture, la qualità dei materiali di costruzione e la sobrietà degli allestimenti sono sempre stati nelle aspirazioni di importanti armatori soci dello Yacht Club Italiano.
Con YCI Heritage, si vuole dunque valorizzare ulteriormente quel patrimonio artistico galleggiante, troppo spesso abbandonato e/o dimenticato. Un patrimonio i cui valori principali stanno nella passione per il mare, nella cultura e nel rispetto della tradizione. Valorizzare il passato, dunque, per ritrovare il futuro.
A oggi le barche che hanno ricevuto la targa YCI Heritage sono:
Benbow (1973) Dick Carter
Rabbit (1965) Dick Carter
Nyala (1938) Olin J. Stephens
Linnet (1905) Nathanael G. Herreshoff
Kookaburra II (1987) John Swarbrick
Samurai (1962) Sangermani
Valentina VI (1975) Sangermani